Irene Branchi Mondo Liceo C. Cavour Torino
]]>1) Bufale? No, grazie!
Se la testata da cui ti informi giornalmente si chiama, ad esempio, GazzaWeb, molto probabilmente non sei sulla buona strada. Ti consigliamo di andare sempre su siti di informazione rinomati, come La Stampa.it o Repubblica.it, che sono sicuri e affidabili, non prendere come oro colato informazioni provenienti da siti che non sono attendibili!
2) Pensa con la tua testa!
Ricordati che a volte chi scrive articoli, post o commenti su Internet non lo fa per amore verso la conoscenza ma per fomentare odio e razzismo verso immigrati e minoranze. E’ cosa buona e giusta pertanto analizzare con spirito critico le informazioni divulgate da siti e blog, guardando ad esempio se essi sono aggiornati con le ultime notizie e confrontandole magari con quelle di siti riconosciuti come affidabili.
3) Sii più consapevole!
Daresti mai a qualcuno il permesso di utilizzare a suo piacimento le tue informazioni personali, le tue foto e addirittura le tue opere intellettuali per trarne profitto, senza alcun tipo di compenso? Molto probabilmente no. Ma è questo quello che succede quando ci iscriviamo a Facebook o Instagram! Infatti le informazioni ma soprattutto i gusti degli iscritti sono venduti alle aziende per una pubblicità mirata, mentre le foto e i video non sono coperti da nessun diritto d’autore. La maggior parte degli utenti di questi social network non è al corrente delle loro condizioni di utilizzo (chi ha voglia di leggere pagine su pagine di avvertenze e condizioni?) e perciò pubblica dati privati senza farsi scrupoli. Quindi ti invitiamo caldamente ad essere ben informato sulle condizioni di utilizzo del sito al quale ti vuoi iscrivere, specialmente se è uno di quelli nei quali si condividono informazioni delicate sulla propria vita.
4) Chi sta dietro a quello schermo?
Mai sentito parlare di Troll o Flaming? Forse questi nomi non ti sono familiari, ma sicuramente avrai avuto a che fare con uno degli esemplari citati almeno una volta nella tua vita. Il Web è infatti cosparso di piccole creature nascoste dietro al proprio computer che si divertono ad insultare,provocare o che semplicemente lasciano commenti senza senso sotto video, foto e ogni genere di post. Lo scopo di queste persone è quello di farti irritare o di offenderti in qualsiasi modo. Non ci cascare! Il termine to troll in inglese vuol dire proprio “muovere un’esca per far abboccare il pesce”. Ignora semplicemente ogni tipo di insulto e non permettere che i loro giudizi ti feriscano.
Ora sei pronto per una nuova e consapevole esperienza all’interno del Web!
Studentesse e studenti della III C I.I.S. Ettore Majorana Torino
]]>In questo quadro, ormai da oltre vent’anni, si è avviato il dibattito che si articola su due poli, sostanzialmente opposti: l’ampia democraticità della rete da una parte e, dall’altra, la portata delle strategie di controllo e d’indirizzo sulla navigazione dell’internauta, attuate, fra i tanti, dai motori di ricerca.
L’opportunità estesa a tutti di accedere liberamente ai contenuti e alle discussioni dei mondi del web è un aspetto di indubbia democrazia. Nessuna barriera o condizionamento apparente impedisce ricerche su Wikipedia, il download di video, likes, condivisioni sui social e altro. Ogni acquisto è lecito e facile su internet.
Eppure, analisi inerenti ai comportamenti sociali prodotti dal nuovo linguaggio virtuale, condotte presso il Laboratory of Computational social science dell’IMT di Lucca, mettono in guardia dal rischio di imbattersi in forme di autentica disinformazione, o in vere e proprie “bufale”. Tali studi stanno dimostrando che gruppi di utenti con interessi in comune, ”contagiandosi” a vicenda, come in un circolo vizioso, incontrano, assumono e favoriscono la diffusione di contenuti analoghi. L’informazione si propaga come un virus. Nella maggior parte dei casi, invero, questa contaminazione reciproca lascia in secondo piano o neutralizza la verifica della veridicità delle fonti. Ci si immerge senza salvagente nel mare magnum della rete. Ed è cosi che grazie a questa logica tante bufale viaggiano nella rete a velocità sorprendente, sotto la veste di straordinari scoop. A tal proposito, è interessante il blog di Attivissimo, nel quale un’apposita sezione, Antibufala, individua e sistematicamente denuncia le notizie fasulle, qualificate come news strabilianti.
Questi movimenti “di branco”nel web sono evidentemente ben noti a chi da esso trae immensi profitti. Ad esempio, pare proprio che, digitando alcune parole chiave su Google, l’ordine di apparizione dei siti suggeriti non risponda ad un criterio di attendibilità o completezza, ma si basi su quanto pagato dagli stessi al motore di ricerca.
Come tutelarsi? Basterebbe non perdere di vista un fattore indispensabile alla democrazia: l’esercizio consapevole della propria capacità critica. D’altronde, ciò non vale solo sul web. In tutti i processi di conoscenza, di apprendimento, e ancor più di partecipazione aiuta avere un punto di vista individuale e… sapersi svincolare dal branco.
Raffaele Lavalle
I Delta Liceo Vittorio Alfieri Torino
]]>Infatti, se in un motore di ricerca si digitano le parole “Notizia del giorno”, non si ottengono come risultati i siti più attendibili o più autorevoli, ma quelli che il Signor Motore di Ricerca (può essere il Signor Google, il Signor Yahoo etc.) decide di farci vedere. Questo perché accade? Perché alcuni siti, al fine di comparire tra i primi risultati, pagano una notevolissima somma di denaro ai motori di ricerca. Se noi vogliamo un’informazione libera da qualsivoglia forma di condizionamento, legato, come detto in precedenza, per lo più all’aspetto economico, dobbiamo digitare direttamente il nome di uno o più quotidiani di cui possiamo fidarci.
Oltre a ciò, il Web è sempre più popolato di Social Network che sono da tutti ritenuti una delle più utili invenzioni della storia dell’umanità perché permettono a persone che risiedono in posti anche molto lontani tra loro di comunicare. Inoltre, tutti gli utenti credono di essere liberi di pubblicare immagini e idee personali, convinti che nessuno controlli e studi il loro operato. Ma non è così.
Limitandoci a considerare Facebook, un utente attento e responsabile che, prima dell’iscrizione, legga attentamente la Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità, rimarrà sorpreso: il Social Network creato da Mark Zuckerberg è autorizzato a usare tutto quello che noi pubblichiamo per campagne pubblicitarie dalle quali ricava i milioni di soldoni che gli servono “per la sopravvivenza”. E’ come se un uomo venisse a bussare alla nostra porta e ci chiedesse di dargli il nostro nome, il nostro cognome, la nostra data di nascita, i nostri orientamenti politici, religiosi, sessuali in cambio di niente, dopo aver sottolineato però che egli da tutto ciò guadagnerà molto perché girerà questi dati a Multinazionali di ogni genere e tipo.
Siete ancora così convinti di essere liberi sul Web?
Davide Ferri
I Delta Liceo Vittorio Alfieri Torino
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La partecipazione ai percorsi – elaborati dai formatori di Biennale Democrazia e di Acmos – è gratuita. Le classi fuori Torino e provincia avranno anche la possibilità di partecipare al campus che sarà allestito durante i giorni della manifestazione: un’occasione per vivere un’esperienza unica di condivisione, di confronto e di festa, per immergersi appieno nell’atmosfera della Biennale.
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Il programma della giornata sarà scandito dalle seguenti fasi:
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Scarica la scheda di iscrizione
DESTINATARI: classi del triennio delle scuole superiori di Torino. Le classi fuori Torino potranno sviluppare a distanza i percorsi, utilizzando i materiali disponibili su questa sezione del sito e potranno in seguito, appena il programma sarà definito, prenotare le classi agli incontri. Seguiranno indicazioni sul sito.
COSTO: tutti gli incontri sono gratuiti. Sono richiesti il monitoraggio e la supervisione delle attività da parte di uno o più insegnanti delle classi coinvolte. Per i percorsi A), B); C), E) è necessaria la disponibilità di un laboratorio dotato di impianto audio-video e preferibilmente di connessione a Internet; per il percorso D) è richiesto l’utilizzo di un’aula informatica.
NUMERO DI INCONTRI E PERIODO DI SVOLGIMENTO: per ognuno dei 5 percorsi formativi sono previsti 4 incontri della durata di 2 ore scolastiche ciascuno.
I percorsi formativi si tengono da novembre 2014 a febbraio 2015.
I formatori concordano il calendario degli incontri direttamente con i docenti.
MODALITÀ DI FORMAZIONE: là dove è possibile far fronte alle richieste di iscrizione pervenute, tutti gli incontri presso le scuole di Torino e provincia sono condotti in presenza dai formatori.
MODALITÀ DI ISCRIZIONE: le schede di iscrizione dovranno essere inviate entro il 10 ottobre 2014 al seguente indirizzo: scuole.bd@comune.torino.it. Per ragioni organizzative, le domande pervenute oltre tale data non potranno essere accolte.
MODALITÀ E TEMPISTICHE DI ACCOGLIMENTO DELLE RICHIESTE: la partecipazione a ognuno dei percorsi formativi prevede un numero limitato di classi iscritte. La selezione verrà effettuata secondo un criterio cronologico e di un’equilibrata ripartizione tra le classi richiedenti, per garantire il coinvolgimento del più ampio numero di istituti possibile.
La conferma di accoglimento delle richieste verrà data entro la fine del mese di ottobre e sarà seguita da una giornata di formazione rivolta agli insegnanti delle classi che parteciperanno ai percorsi formativi.
INFORMAZIONI: scuole.bd@comune.torino.it
Stefania Ressico: 011-4434436
Mariella Pocaterra: 011-4424775
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DESTINATARI: classi del triennio delle scuole superiori di Torino. Le classi fuori Torino potranno sviluppare a distanza i percorsi, utilizzando i materiali disponibili su questa sezione del sito e potranno in seguito, appena il programma sarà definito, prenotare le classi agli incontri. Seguiranno indicazioni sul sito.
COSTO: tutti gli incontri sono gratuiti. Sono richiesti il monitoraggio e la supervisione delle attività da parte di uno o più insegnanti delle classi coinvolte. Per i percorsi A), B); C), E) è necessaria la disponibilità di un laboratorio dotato di impianto audio-video e preferibilmente di connessione a Internet; per il percorso D) è richiesto l’utilizzo di un’aula informatica.
NUMERO DI INCONTRI E PERIODO DI SVOLGIMENTO: per ognuno dei 5 percorsi formativi sono previsti 4 incontri della durata di 2 ore scolastiche ciascuno.
I percorsi formativi si tengono da novembre 2014 a febbraio 2015.
I formatori concordano il calendario degli incontri direttamente con i docenti.
MODALITÀ DI FORMAZIONE: là dove è possibile far fronte alle richieste di iscrizione pervenute, tutti gli incontri presso le scuole di Torino e provincia sono condotti in presenza dai formatori.
MODALITÀ DI ISCRIZIONE: le schede di iscrizione dovranno essere inviate entro il 10 ottobre 2014 al seguente indirizzo: scuole.bd@comune.torino.it. Per ragioni organizzative, le domande pervenute oltre tale data non potranno essere accolte.
MODALITÀ E TEMPISTICHE DI ACCOGLIMENTO DELLE RICHIESTE: la partecipazione a ognuno dei percorsi formativi prevede un numero limitato di classi iscritte. La selezione verrà effettuata secondo un criterio cronologico e di un’equilibrata ripartizione tra le classi richiedenti, per garantire il coinvolgimento del più ampio numero di istituti possibile.
La conferma di accoglimento delle richieste verrà data entro la fine del mese di ottobre e sarà seguita da una giornata di formazione rivolta agli insegnanti delle classi che parteciperanno ai percorsi formativi.
INFORMAZIONI: scuole.bd@comune.torino.it
Stefania Ressico 011-4434436
Mariella Pocaterra 011-4424775