Giovani e Scuole Just another Biennale Democrazia Siti site 2016-08-06T12:57:13Z http://giovaniscuole.2015.biennaledemocrazia.it/feed/atom/ WordPress Jacopo Rosatelli <![CDATA[Di fronte al passato: perchè ricordare Sacco e Vanzetti]]> http://giovaniscuole.2015.biennaledemocrazia.it/?p=2432 2015-03-27T17:36:25Z 2015-03-27T17:32:22Z “Here’s to you Nicola and Bart, rest forever here in our heart”: così comincia a famosa Ballata di Sacco e Vanzetti, due anarchici italiani che negli Stati Uniti furono ingiustamente accusati di omicidio e per questo condannati a morte. Oggi l’America riconosce la loro piena innocenza.
Credo fortemente che questo episodio, ormai quasi dimenticato, debba essere ricordato non solo perché fu un atto atroce e crudele, non solo perché fu una delle tante conseguenze delle varie discriminazioni razziali e dei pregiudizi nei confronti degli immigrati e perché fu uno dei primi esempi di intolleranza politica contrasta in maniera brutale, ma soprattutto perché, a mio parere, dovrebbe servire come da monito ai contemporanei: infatti, le condizioni di questi due uomini e di tutti gli altri italiani che erano emigrati in America non sono poi così tanto diverse da quelle di molti degli odierni immigrati. Proprio per questo dobbiamo ricordare che anche noi fummo vittime di pregiudizi, di sfruttamenti e di ingiuste violenze.
La vicenda che portò all’ingiusta morte di Sacco e Vanzetti avvenne negli Stati Uniti durante la primavera del 1920, un periodo piuttosto difficile in quanto quel Paese, tra il 1880 e 1920, dovette affrontare l’arrivo di più di quattro milioni di italiani: ciò provocò una violenta reazione da parte della società benestante americana che cominciò a ritenere gli italiani inferiori, ad assegnare loro i lavori più umili e a costringerli a vivere in condizioni disumane.
Mentre scrivo ciò non possono non venirmi in mente le immagini di tutti i clandestini che sono costretti a vivere ammassati in case fatiscenti ed in condizioni igieniche davvero precarie. Come gli italiani nell’Ottocento così oggi gli stranieri sono considerati incivili, sporchi e sono ritenuti “coloro che rubano il lavoro a degli onesti cittadini”. Ritengo che un Paese non possa definirsi “sviluppato” e “moderno” se in loro sono ancora presenti i germi dell’intolleranza religiosa, politica e culturale: solo senza di essi, infatti, gli uomini potranno iniziare davvero a cooperare e ad aiutarsi reciprocamente.
Sacco e Vanzetti furono giustiziati nel cosiddetto periodo della “Red Scare” in cui il governo statunitense varò delle misure repressive nei confronti dei comunisti, dei socialisti e degli anarchici (tutti movimenti cui molti italiani aderirono) ma credo si possa instaurare un forte parallelismo tra questa “Paura Rossa” e le moderne forme di “islamofobia” e “arabofobia”: è pur vero che la prima fobia citata è di carattere politico, mentre le ultime due sono di carattere religioso, ma i risultati cui si arriva sono pressoché identici: a causa dei pregiudizi nasce la “paura degli altri” che a sua volta crea una forte intolleranza che si risolve con l’utilizzo degli stranieri come capri espiatori: non appena accade qualcosa di negativo, infatti, il dito è prontamente puntato su di loro. In conclusione, sostengo fortemente la necessità di ricordare Sacco e Vanzetti, ingiustamente morti, in nome di quei valori, quali la tolleranza, il rispetto e l’accoglienza che dovrebbero essere propri di una nazione davvero “moderna”.

Irene Branchi Mondo Liceo C. Cavour Torino

]]>
0
Viviana Monastero <![CDATA[Piccolo manuale del buon navigatore in Rete]]> http://giovaniscuole.2015.biennaledemocrazia.it/?p=2425 2015-03-23T08:32:15Z 2015-03-23T08:12:03Z Non è necessario essere esperti informatici per entrare a far parte del mondo del Web. Ognuno di noi ogni giorno ne è partecipe anche senza esserne consapevole. Per questo abbiamo deciso di creare una vera e propria guida che ti permetterà di esplorare tale universo senza avere più nessun timore o dubbio. Basterà seguire questi suggerimenti per ottenere l’obiettivo desiderato. Iniziamo subito!

1) Bufale? No, grazie!

Se la testata da cui ti informi giornalmente si chiama, ad esempio, GazzaWeb, molto probabilmente non sei sulla buona strada. Ti consigliamo di andare sempre su siti di informazione rinomati, come La Stampa.it o Repubblica.it, che sono sicuri e affidabili, non prendere come oro colato informazioni provenienti da siti che non sono attendibili!

2) Pensa con la tua testa!

Ricordati che a volte chi scrive articoli, post o commenti su Internet non lo fa per amore verso la conoscenza ma per fomentare odio e razzismo verso immigrati e minoranze. E’ cosa buona e giusta pertanto analizzare con spirito critico le informazioni divulgate da siti e blog, guardando ad esempio se essi sono aggiornati con le ultime notizie e confrontandole magari con quelle di siti riconosciuti come affidabili.

3) Sii più consapevole!

Daresti mai a qualcuno il permesso di utilizzare a suo piacimento le tue informazioni personali, le tue foto e addirittura le tue opere intellettuali per trarne profitto, senza alcun tipo di compenso? Molto probabilmente no. Ma è questo quello che succede quando ci iscriviamo a Facebook o Instagram! Infatti le informazioni ma soprattutto i gusti degli iscritti sono venduti alle aziende per una pubblicità mirata, mentre le foto e i video non sono coperti da nessun diritto d’autore. La maggior parte degli utenti di questi social network non è al corrente delle loro condizioni di utilizzo (chi ha voglia di leggere pagine su pagine di avvertenze e condizioni?) e perciò pubblica dati privati senza farsi scrupoli. Quindi ti invitiamo caldamente ad essere ben informato sulle condizioni di utilizzo del sito al quale ti vuoi iscrivere, specialmente se è uno di quelli nei quali si condividono informazioni delicate sulla propria vita.

4) Chi sta dietro a quello schermo?

Mai sentito parlare di Troll o Flaming? Forse questi nomi non ti sono familiari, ma sicuramente avrai avuto a che fare con uno degli esemplari citati almeno una volta nella tua vita. Il Web è infatti cosparso di piccole creature nascoste dietro al proprio computer che si divertono ad insultare,provocare o che semplicemente lasciano commenti senza senso sotto video, foto e ogni genere di post. Lo scopo di queste persone è quello di farti irritare o di offenderti in qualsiasi modo. Non ci cascare! Il termine to troll in inglese vuol dire proprio “muovere un’esca per far abboccare il pesce”. Ignora semplicemente ogni tipo di insulto e non permettere che i loro giudizi ti feriscano.

Ora sei pronto per una nuova e consapevole esperienza all’interno del Web!

Studentesse e studenti della III C I.I.S. Ettore Majorana Torino

]]>
0
Jacopo Rosatelli <![CDATA[Nella Rete non muoverti in branco!]]> http://giovaniscuole.2015.biennaledemocrazia.it/?p=2418 2015-03-20T16:55:16Z 2015-03-20T16:19:50Z Risale al 1962 la prima pubblicazione scientifica, ad opera di Joseph Licklider e Weiden Clark, che prospetta l’idea di una rete di computer pubblica e globale. Graduali ma rapidi passi tecnologici condurranno all’introduzione, negli anni ‘80, di Internet e, nel 1991, del World Wide Web. Impressionanti sono stati e continuano a essere i miglioramenti apportati da questo nuovo sistema di comunicazione e condivisione: con un semplice clic, sembrano venir meno tutte le frontiere statali e culturali.

In questo quadro, ormai da oltre vent’anni, si è avviato il dibattito che si articola su due poli, sostanzialmente opposti: l’ampia democraticità della rete da una parte e, dall’altra, la portata delle strategie di controllo e d’indirizzo sulla navigazione dell’internauta, attuate, fra i tanti, dai motori di ricerca.

L’opportunità estesa a tutti di accedere liberamente ai contenuti e alle discussioni dei mondi del web è un aspetto di indubbia democrazia. Nessuna barriera o condizionamento apparente impedisce ricerche su Wikipedia, il download di video, likes, condivisioni sui social e altro. Ogni acquisto è lecito e facile su internet.

Eppure, analisi inerenti ai comportamenti sociali prodotti dal nuovo linguaggio virtuale, condotte presso il Laboratory of Computational social science dell’IMT di Lucca, mettono in guardia dal rischio di imbattersi in forme di autentica disinformazione, o in vere e proprie “bufale”. Tali studi stanno dimostrando che gruppi di utenti con interessi in comune, ”contagiandosi” a vicenda, come in un circolo vizioso, incontrano, assumono e favoriscono la diffusione di contenuti analoghi. L’informazione si propaga come un virus. Nella maggior parte dei casi, invero, questa contaminazione reciproca lascia in secondo piano o neutralizza la verifica della veridicità delle fonti. Ci si immerge senza salvagente nel mare magnum della rete. Ed è cosi che grazie a questa logica tante bufale viaggiano nella rete a velocità sorprendente, sotto la veste di straordinari scoop. A tal proposito, è interessante il blog di Attivissimo, nel quale un’apposita sezione, Antibufala, individua e sistematicamente denuncia le notizie fasulle, qualificate come news strabilianti.

Questi movimenti “di branco”nel web sono evidentemente ben noti a chi da esso trae immensi profitti. Ad esempio, pare proprio che, digitando alcune parole chiave su Google, l’ordine di apparizione dei siti suggeriti non risponda ad un criterio di attendibilità o completezza, ma si basi su quanto pagato dagli stessi al motore di ricerca.

Come tutelarsi? Basterebbe non perdere di vista un fattore indispensabile alla democrazia: l’esercizio consapevole della propria capacità critica. D’altronde, ciò non vale solo sul web. In tutti i processi di conoscenza, di apprendimento, e ancor più di partecipazione aiuta avere un punto di vista individuale e… sapersi svincolare dal branco.

Raffaele Lavalle

I Delta Liceo Vittorio Alfieri Torino

]]>
0
Jacopo Rosatelli <![CDATA[Siamo liberi sul web?]]> http://giovaniscuole.2015.biennaledemocrazia.it/?p=2411 2015-03-20T16:53:07Z 2015-03-20T15:53:05Z Nel mondo contemporaneo, com’è noto, acquista sempre più importanza il Web. Tuttavia nell’universo di Internet esistono meccanismi che restano sconosciuti ai più: se non fosse così, le persone userebbero più consapevolmente la Rete.

Infatti, se in un motore di ricerca si digitano le parole “Notizia del giorno”, non si ottengono come risultati i siti più attendibili o più autorevoli, ma quelli che il Signor Motore di Ricerca (può essere il Signor Google, il Signor Yahoo etc.) decide di farci vedere. Questo perché accade? Perché alcuni siti, al fine di comparire tra i primi risultati, pagano una notevolissima somma di denaro ai motori di ricerca. Se noi vogliamo un’informazione libera da qualsivoglia forma di condizionamento, legato, come detto in precedenza, per lo più all’aspetto economico, dobbiamo digitare direttamente il nome di uno o più quotidiani di cui possiamo fidarci.

Oltre a ciò, il Web è sempre più popolato di Social Network che sono da tutti ritenuti una delle più utili invenzioni della storia dell’umanità perché permettono a persone che risiedono in posti anche molto lontani tra loro di comunicare. Inoltre, tutti gli utenti credono di essere liberi di pubblicare immagini e idee personali, convinti che nessuno controlli e studi il loro operato. Ma non è così.

Limitandoci a considerare Facebook, un utente attento e responsabile che, prima dell’iscrizione, legga attentamente la Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità, rimarrà sorpreso: il Social Network creato da Mark Zuckerberg è autorizzato a usare tutto quello che noi pubblichiamo per campagne pubblicitarie dalle quali ricava i milioni di soldoni che gli servono “per la sopravvivenza”. E’ come se un uomo venisse a bussare alla nostra porta e ci chiedesse di dargli il nostro nome, il nostro cognome, la nostra data di nascita, i nostri orientamenti politici, religiosi, sessuali in cambio di niente, dopo aver sottolineato però che egli da tutto ciò guadagnerà molto perché girerà questi dati a Multinazionali di ogni genere e tipo.

Siete ancora così convinti di essere liberi sul Web?

Davide Ferri

I Delta Liceo Vittorio Alfieri Torino

]]>
0
Viviana Monastero <![CDATA[Percorsi formativi: i prodotti artistici degli studenti]]> http://giovaniscuole.2015.biennaledemocrazia.it/?p=2386 2015-02-09T14:56:32Z 2015-01-30T11:16:27Z Continuano, nelle scuole superiori, i percorsi formativi portati avanti dagli educatori di Biennale Democrazia e di Acmos, che coinvolgono 75 classi di Torino e moltissime altre nel resto d’Italia. Percorsi impegnativi, ma che hanno stimolato l’interesse di tutti gli studenti che, entusiasti, hanno iniziato anche a lavorare al prodotto artistico finale, che sfocerà in un allestimento che verrà realizzato durante i giorni della manifestazione, dal 25 al 29 marzo. Prodotto artistico realizzato anche grazie alla collaborazione dei docenti e degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Torino, che hanno messo a disposizione le loro competenze per guidare i ragazzi nella realizzazione dei prodotti finali. Ve ne proponiamo alcuni:

bozzetto 5f Arduino

V F, Istituto tecnico Arduino

secondo bozzetto 5f Arduino

V F, Istituto tecnico Arduino

5 f arduino

V F, Istituto tecnico Arduino

quinta e arduino

V E, Istituto tecnico Arduino

967970_1528671650728626_1884034685_n

VA LSSA Istituto Avogadro

10927995_1528671817395276_867070526_n

VA LSSA Istituto Avogadro

10933259_1528671424061982_1406784451_n

V B, Istituto di informatica Avogadro

IV B Albert Einstein

IV B Albert Einstein

 

II C Beccari

 

II C Beccari

IV G Cottini

III B Gobetti

III B Gobetti

 

]]>
0
admin <![CDATA[Biennale e le scuole]]> http://giovaniscuole.2015.biennaledemocrazia.it/?p=2303 2014-09-25T13:33:26Z 2014-09-22T10:36:07Z Anche quest’anno, Biennale Democrazia offre agli studenti del triennio delle scuole superiori di tutta Italia la possibilità di partecipare ai percorsi formativi in vista della quarta edizione della manifestazione, che si terrà a Torino dal 25 al 29 marzo 2015 e che avrà come tema Passaggi: le svolte epocali, i cambiamenti di prospettiva e le trasformazioni che plasmano le società, le istituzioni democratiche e la nostra stessa esistenza. L’obiettivo è preparare le classi a partecipare alle iniziative della manifestazione, così da poterne cogliere al meglio il senso e, durante gli incontri, coinvolgere gli studenti in momenti di riflessione e di discussione.

La partecipazione ai percorsi – elaborati dai formatori di Biennale Democrazia e di Acmos – è gratuita. Le classi fuori Torino e provincia avranno anche la possibilità di partecipare al campus che sarà allestito durante i giorni della manifestazione: un’occasione per vivere un’esperienza unica di condivisione, di confronto e di festa, per immergersi appieno nell’atmosfera della Biennale.

]]>
0
admin <![CDATA[29 ottobre: giornata di formazione per gli insegnanti]]> http://giovaniscuole.2015.biennaledemocrazia.it/?p=2354 2014-10-24T13:10:41Z 2014-09-22T10:26:14Z biennale1011
Mercoledì 29 ottobre, dalle ore 15 alle ore 18, Biennale Democrazia organizza una giornata di formazione rivolta agli insegnanti delle classi iscritte ai percorsi formativi (sia a quelli che li seguiranno in presenza, sia a quelli che parteciperanno a distanza, collegandosi alla sezione “Giovani e scuole” del sito).
L’incontro si terrà nella Sala Conferenze del Centro interculturale della Città di Torino, in corso Taranto 160.

Il programma della giornata sarà scandito dalle seguenti fasi:

 dalle 15 alle 16: Gabriele Magrin, coordinatore scientifico di Biennale Democrazia, presenterà la IV edizione della manifestazione e l’attività formativa dedicata alle scuole;
dalle 16 alle 17: i formatori di Biennale Democrazia e di Acmos presenteranno i singoli percorsi formativi agli insegnanti, che verranno suddivisi in gruppi in base ai percorsi cui hanno aderito;
dalle 17 alle 18: interverrà, in chiusura, Gustavo Zagrebelsky, presidente di Biennale Democrazia, che rifletterà sul tema di Biennale e sui percorsi formativi.

 

 

]]>
0
<![CDATA[10 ottobre: scadenza iscrizione ai percorsi formativi]]> http://giovaniscuole.2015.biennaledemocrazia.it/?p=2348 2014-10-07T13:01:45Z 2014-09-22T10:25:14Z Il 10 ottobre è il termine ultimo per inviare le schede di iscrizione ai percorsi formativi rivolti al triennio delle scuole superiori di Torino, finalizzati a una partecipazione consapevole agli incontri della quarta edizione di Biennale Democrazia. Le schede di iscrizione dovranno essere inviate all’indirizzo scuole.bd@comune.torino.it.

Scarica la scheda di iscrizione

DESTINATARI: classi del triennio delle scuole superiori di Torino. Le classi fuori Torino potranno sviluppare a distanza i percorsi, utilizzando i materiali disponibili su questa sezione del sito e potranno in seguito, appena il programma sarà definito, prenotare le classi agli incontri. Seguiranno indicazioni sul sito.

COSTO: tutti gli incontri sono gratuiti. Sono richiesti il monitoraggio e la supervisione delle attività da parte di uno o più insegnanti delle classi coinvolte. Per i percorsi A), B); C), E) è necessaria la disponibilità di un laboratorio dotato di impianto audio-video e preferibilmente di connessione a Internet; per il percorso D) è richiesto l’utilizzo di un’aula informatica.

NUMERO DI INCONTRI E PERIODO DI SVOLGIMENTO: per ognuno dei 5 percorsi formativi sono previsti 4 incontri della durata di 2 ore scolastiche ciascuno.
I percorsi formativi si tengono da novembre 2014 a febbraio 2015.
I formatori concordano il calendario degli incontri direttamente con i docenti.

MODALITÀ DI FORMAZIONE: là dove è possibile far fronte alle richieste di iscrizione pervenute, tutti gli incontri presso le scuole di Torino e provincia sono condotti in presenza dai formatori.

MODALITÀ DI ISCRIZIONEle schede di iscrizione dovranno essere inviate entro il 10 ottobre 2014 al seguente indirizzo: scuole.bd@comune.torino.it. Per ragioni organizzative, le domande pervenute oltre tale data non potranno essere accolte.

MODALITÀ E TEMPISTICHE DI ACCOGLIMENTO DELLE RICHIESTE: la partecipazione a ognuno dei percorsi formativi prevede un numero limitato di classi iscritte. La selezione verrà effettuata secondo un criterio cronologico e di un’equilibrata ripartizione tra le classi richiedenti, per garantire il coinvolgimento del più ampio numero di istituti possibile.
La conferma di accoglimento delle richieste verrà data entro la fine del mese di ottobre e sarà seguita da una giornata di formazione rivolta agli insegnanti delle classi che parteciperanno ai percorsi formativi.

INFORMAZIONI: scuole.bd@comune.torino.it
Stefania Ressico: 011-4434436
Mariella Pocaterra: 011-4424775

 

]]>
0
admin <![CDATA[Per le scuole di Torino, aperte le iscrizioni ai percorsi formativi]]> http://giovaniscuole.2015.biennaledemocrazia.it/?p=2299 2014-09-25T15:28:48Z 2014-09-22T10:22:53Z Scarica la scheda di iscrizione (.pdf).

DESTINATARI: classi del triennio delle scuole superiori di Torino. Le classi fuori Torino potranno sviluppare a distanza i percorsi, utilizzando i materiali disponibili su questa sezione del sito e potranno in seguito, appena il programma sarà definito, prenotare le classi agli incontri. Seguiranno indicazioni sul sito.

COSTO: tutti gli incontri sono gratuiti. Sono richiesti il monitoraggio e la supervisione delle attività da parte di uno o più insegnanti delle classi coinvolte. Per i percorsi A), B); C), E) è necessaria la disponibilità di un laboratorio dotato di impianto audio-video e preferibilmente di connessione a Internet; per il percorso D) è richiesto l’utilizzo di un’aula informatica.

NUMERO DI INCONTRI E PERIODO DI SVOLGIMENTO: per ognuno dei 5 percorsi formativi sono previsti 4 incontri della durata di 2 ore scolastiche ciascuno.
I percorsi formativi si tengono da novembre 2014 a febbraio 2015.
I formatori concordano il calendario degli incontri direttamente con i docenti.

MODALITÀ DI FORMAZIONE: là dove è possibile far fronte alle richieste di iscrizione pervenute, tutti gli incontri presso le scuole di Torino e provincia sono condotti in presenza dai formatori.

MODALITÀ DI ISCRIZIONE: le schede di iscrizione dovranno essere inviate entro il 10 ottobre 2014 al seguente indirizzo: scuole.bd@comune.torino.it. Per ragioni organizzative, le domande pervenute oltre tale data non potranno essere accolte.

MODALITÀ E TEMPISTICHE DI ACCOGLIMENTO DELLE RICHIESTE: la partecipazione a ognuno dei percorsi formativi prevede un numero limitato di classi iscritte. La selezione verrà effettuata secondo un criterio cronologico e di un’equilibrata ripartizione tra le classi richiedenti, per garantire il coinvolgimento del più ampio numero di istituti possibile.
La conferma di accoglimento delle richieste verrà data entro la fine del mese di ottobre e sarà seguita da una giornata di formazione rivolta agli insegnanti delle classi che parteciperanno ai percorsi formativi.

INFORMAZIONI: scuole.bd@comune.torino.it
Stefania Ressico 011-4434436
Mariella Pocaterra 011-4424775

]]>
0